Villafranca dice no alla discarica
La vicenda della discarica a Ca’ Baldassarre per i limi di marmo, richiesta dalla Dusty, si avvicina a una decisione definitiva, e la posizione della amministrazione comunale è chiara: no, con fermezza e determinazione.
E’ la stessa fermezza con cui è stata negata la discarica di Caluri per materiali contenenti amianto, un segnale forte che Villafranca ha già dato troppo nel passato in termini di sacrifici ambientali. Ora è il momento di pretendere che siano identificati altri siti di stoccaggio, senza che il nostro territorio venga ancora una volta penalizzato.
Ma non basta la voce del Comune. Anche come cittadini dobbiamo farci sentire. Non possiamo accettare che Villafranca diventi un punto di riferimento per lo smaltimento di materiali che potrebbero trovare altre collocazioni. La tutela dell’ambiente e della salute pubblica viene prima di qualsiasi interesse economico.
La strumentalizzazione della presentazione di un libro: un segnale allarmante
Se la questione ambientale dimostra una Villafranca capace di prendere posizione con decisione, un altro episodio recente fa emergere una realtà preoccupante: la strumentalizzazione della presentazione del libro di Roberto Speranza, “perchè guariremo”, da parte di alcuni soggetti in cerca di visibilità.
Parliamoci chiaro: la gestione della pandemia è stata complessa, drammatica e ha richiesto decisioni difficili, prese con il supporto delle più alte autorità sanitarie. Si può discutere su molti aspetti, ma quello che è accaduto in occasione della presentazione del libro di Speranza è una espressione di rabbia folle, ingiustificata e priva di ogni fondamento logico.
Il fatto che sia stata necessaria la presenza della Digos per prevenire attentati violenti è semplicemente assurdo. Che un ex ministro, un rappresentante delle istituzioni, non possa presentare un libro senza dover affrontare un clima di tensione e intimidazione è il segnale di un degrado culturale inaccettabile.
Ancora più grave è aver ricevuto mail di protesta perché è stato concesso uno spazio pubblico per questo evento. Dov’è il buonsenso? Dov’è il senso obiettivo delle cose? Se un libro non piace, si contesta con il dibattito, non con la minaccia. Qui non si tratta di libertà di pensiero, ma di mancanza di educazione e rispetto per il confronto democratico.
Cavalcare male le situazioni: un gioco pericoloso
Purtroppo, anche nella politica si cavalcano male certe situazioni. E proprio da qui prendono spunto certi personaggi per legittimare la propria ignoranza. E’ un meccanismo pericoloso: si soffia sul fuoco della rabbia, si creano divisioni, si giustificano atteggiamenti inaccettabili in nome di una presunta verità alternativa.
Villafranca non può e non deve accettare tutto questo. Bisogna prendere posizione, smascherare certe strumentalizzazioni e difendere l’orgoglio di essere una comunità che ragiona, che dibatte, che prende decisioni con serietà, senza cedere alla barbarie della contestazione fine a se stessa.
Se c’è una strada da percorrere, è quella della consapevolezza e della responsabilità. E questa, oggi più che mai, tocca agli adulti, non ai bambini.
Palazzetto dello Sport: un traguardo di tutti
In un clima in cui troppo spesso si dà spazio alla polemica sterile, E’ giusto anche celebrare i risultati concreti. La conclusione dei lavori al Palazzetto dello Sport di Villafranca è uno di questi. Un traguardo raggiunto con impegno, mediazione e lavoro di squadra tra amministrazione e aziende coinvolte.
Niente era scontato. Ogni passo è stato guadagnato con sudore e fatica, tra ostacoli burocratici e sfide tecniche. Ma la determinazione ha avuto la meglio, dimostrando che quando c’è una visione chiara e la volontà di collaborare, i risultati arrivano.
Ora avanti con l’uso! Questo spazio deve diventare un punto di riferimento per lo sport e per la comunità, un luogo vivo, frequentato e valorizzato. Villafranca ha dimostrato che si può fare, con serietà e determinazione. Continuiamo su questa strada.